Tagikistan: esenzione dal servizio militare per tutti gli insegnanti delle scuole

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In Tagikistan sono stati esentati dal servizio militare obbligatorio tutti gli insegnanti. In precedenza, il beneficio era riservato solo agli educatori che lavoravano nelle scuole rurali. Le relative modifiche sono state apportate alla legge «Sulla coscrizione e sul servizio militare», riporta «Asia-Plus».

Le modifiche sono state approvate dal parlamento della repubblica. Per entrare in vigore, devono essere ratificate dai rappresentanti del Majlisi milli (la camera alta dell'Assemblea suprema), dopo di che i documenti vengono firmati dal presidente e pubblicati sui media.

Secondo il primo vicecapo del Ministero dell'Istruzione e della Scienza del Tagikistan, Khomid Khoshimzoda, le modifiche sono introdotte per aumentare lo status dell'educatore e eliminare la carenza di insegnanti nelle istituzioni educative.

Va sottolineato che l'esenzione degli insegnanti dal servizio militare non ha influito in alcun modo sul completamento anticipato del piano di coscrizione autunnale in diverse regioni del Tagikistan, incluso Dushanbe. Pochi giorni prima, anche le autorità della regione di Khatlon avevano annunciato il completamento al 100% del piano. Questo risultato è spiegato da «un lavoro attivo di sensibilizzazione e eventi di promozione».

Come nota «Asia-Plus», la carenza di insegnanti rimane un problema piuttosto grave. Secondo il ministro dell'Istruzione e della Scienza Rakhim Saidzoda, all'inizio dell'anno scolastico 2025/2026, nelle scuole del paese mancavano oltre 3800 insegnanti, nonostante quest'anno 13 mila studenti si siano laureati in specialità pedagogiche.

Secondo gli esperti, esiste un intero complesso di cause alla base di questa situazione. Oltre alla coscrizione forzata degli insegnanti, c'è la riluttanza dei laureati a intraprendere la professione a causa del mancato rispetto delle promesse da parte delle autorità. Ad esempio, agli educatori non vengono ancora assegnati terreni, né vengono forniti altri benefici previsti dalla legge.

Per risolvere il problema, il governo ha proposto un progetto di legge «Sullo status dell'educatore», che è stato adottato dal Majlisi namoyandagon (camera bassa del parlamento). Questo documento sancisce per la prima volta lo status giuridico, sociale e finanziario degli insegnanti ed è destinato a proteggere la loro dignità e diritti. In particolare, la legge vieta di coinvolgere il personale docente nelle attività di volontariato del sabato e nella raccolta di fondi nelle scuole.