Kazakistan: sciopero degli operai di una società di servizi a Žanaozen

Screenshot dal video

I dipendenti della LLP «MunaiSpecSnab Company» – una società di servizi con sede a Žanaozen (città nel Kazakistan occidentale) – hanno proclamato uno sciopero, riporta Inbusiness.kz. I partecipanti all'azione hanno diffuso un video messaggio in cui «hanno espresso preoccupazione per la violazione dei diritti dei lavoratori e l'ingiustizia sociale».

«A causa del mancato soddisfacimento delle nostre richieste, dalla notte del 28 ottobre 2025 abbiamo sospeso il lavoro», ha dichiarato uno degli scioperanti.

Tuttavia, i lavoratori non hanno specificato quali richieste precise abbiano avanzato. Hanno indirizzato il loro appello alla leadership del Kazakistan, della regione e della compagnia nazionale «KazMunayGas». Finora non ci sono stati commenti ufficiali al riguardo.

La LLP «MunaiSpecSnab Company» fornisce servizi di trasporto merci alle compagnie petrolifere.

Nelle regioni occidentali del Kazakistan, la cui economia si basa sull'industria petrolifera e del gas, si svolgono regolarmente azioni simili. Tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024, una serie di scioperi ha attraversato il Mangystau da parte dei lavoratori delle imprese petrolifere. In particolare, per diversi mesi hanno scioperato i dipendenti di West Oil Software, che chiedevano di essere integrati nell'organico di «KazMunayGas», di estendere a loro un sistema unificato di retribuzione e di aggiornare la base materiale e tecnica.

A metà gennaio 2024, i lavoratori della società di perforazione «Velikaya stena» (Aqtaū) si sono appellati al presidente Kassym-Jomart Tokayev chiedendo un'ispezione completa dell'impresa e si sono opposti a un possibile taglio dei posti di lavoro.

Alla fine dello stesso mese, a Žanaozen circa 800 dipendenti della LLP «Kezbi» sono scesi in sciopero, chiedendo un aumento del 50% dei salari, l'aggiornamento della base materiale e tecnica e la rimozione di alcune persone ritenute responsabili della difficile situazione dell'azienda.

Nella primavera di quest'anno, i lavoratori della società LLP «Käsibi tañdau», operanti nel giacimento di Tengiz, sono scesi in sciopero.