Media: Sparatoria al confine tagiko-afghano, ci sono vittime

Foto: 8am.media

Al confine tra Tagikistan e Afghanistan si è verificata una sparatoria che ha coinvolto le guardie di frontiera tagike e i talebani*. Lo riporta il media afghano 8am.media. Al momento non c'è ancora una conferma o smentita ufficiale di questa informazione.

Secondo 8am.media, l'incidente è avvenuto il 25 ottobre nel villaggio di frontiera Davong, che appartiene al distretto di Shahri-Buzurg della provincia afghana del Badakhshan. La causa è stata una disputa provocata dal cambiamento del corso dell'acqua nel fiume Amu Darya, dove è in corso l'estrazione di oro con la partecipazione di compagnie cinesi.

Secondo le fonti del media, ci sono state perdite a seguito della sparatoria, ma il numero esatto di morti e feriti non è noto. Poco dopo l'incidente, la leadership del movimento «Talebani»* ha tenuto un incontro con il nuovo governatore del Badakhshan Ismail Ghaznavi, i dettagli non sono stati resi noti.

ℹ️ In precedenza, nello stesso distretto di Shahri-Buzurg, si erano già verificati scontri tra i talebani e i militari tagiki. Uno di questi, secondo informazioni non ufficiali, è avvenuto alla fine dell'estate di quest'anno. Il conflitto è scoppiato il 24 agosto dopo che le compagnie minerarie cinesi hanno ampliato le attività nella zona, portando alla distruzione di parte dell'alveo dell'Amu Darya. I talebani, anch'essi impegnati nell'estrazione mineraria, hanno incontrato una reazione dura da parte delle guardie di frontiera tagike. È scoppiata una sparatoria in cui un militante del movimento «Talebani» è morto e altri quattro sono rimasti feriti.

Dopo l'incidente di Davong, si sono svolti negoziati tra i rappresentanti dell'Afghanistan e del Tagikistan. Le parti si sono scambiate accuse di supporto e addestramento di gruppi armati. Secondo la parte afghana, il Tagikistan sta addestrando 350 oppositori del movimento «Talebani», mentre la parte tagika insiste sul fatto che l'Afghanistan fornisce rifugio ai militanti.

*L'organizzazione è riconosciuta come terroristica e vietata in una serie di paesi.